» Norma UNI8065 : 2019
ANTINCROSTANTI E ANTICORROSIVI PER ACQUA CALDA SANITARIA
La UNI 8065:2019, sviluppata per evitare sprechi energetici e garantire la migliore funzionalità degli impianti nel tempo, tratta specificatamente anche i sistemi di acqua calda sanitaria con l’obiettivo di:
– Evitare i fenomeni incrostanti
– Ridurre gli effetti corrosivi
– Evitare la proliferazione batterica (Legionella Pneumophila e biofilm)
Le problematiche più ricorrenti e sicuramente più visibili negli impianti idrici sono appunto le incrostazioni, dovute ai sali di calcio e magnesio, che agiscono da isolante termico. Col passare degli anni le incrostazioni possono aumentare fino ad occludere anche significativamente la tubazione.
L’acqua, oltre a causare incrostazioni in base alla quantità di sali di calcio e magnesio che contiene, ha effetti corrosivi nei confronti dei metalli presenti nell’impianto idrico. La formazione di depositi, dovuti a calcio e ossidi metallici, è l’habitat ottimale per la proliferazione batterica (biofilm), per l’insediamento e la crescita di colonie di Legionella Pneumophila.
La UNI 8065:2019 dà chiare indicazioni sulla corretta gestione degli impianti, differenziandoli in base alla potenza termica e tra nuovi o vecchi.
La Norma prevede sempre un trattamento chimico preventivo, antincrostante e anticorrosivo, con l’uso di sali polifosfati, i quali sicuramente hanno un adeguato effetto protettivo, per contrastare sia le incrostazioni che i fattori corrosivi, raccomandato anche in presenza di un impianto di addolcimento.
Ovviamente il dosaggio di questi sali deve avvenire con sistemi proporzionali entro i limiti previsti dalle leggi sulle acque potabili (5 gr/mc di P2O5) e in condizioni di esercizio entro i limiti di temperatura previsti dalle norme UNI (temperatura max. 55 °C).
L’ADDOLCIMENTO A SCAMBIO DI IONI è obbligatorio solo in impianti con potenza termica superiore a 100 kW e con durezza totale superiore a 15 °f. La durezza in uscita deve essere sempre compresa tra 5 e 15 °f e anche dov’è presente un impianto di addolcimento va sempre installato un sistema di dosaggio di condizionamento chimico protettivo (antincrostante e/o anticorrosivo).
La rimozione dell’obbligo degli addolcitori in impianti sotto i 100 kW, anche con durezze elevate, è da attribuirsi all’impossibilità di installazione per assenza di spazio o locali tecnici nelle abitazioni condominiali a singola utenza. L’obbligatorietà del dosaggio di condizionanti chimici, che invece richiede ingombri e ha costi di gran lunga inferiori rispetto all’addolcitore, è sempre applicabile e garantisce un’ottima protezione dalle incrostazioni e dalle corrosioni.Tuttavia, per chi ha spazio nell’abitazione, è consigliabile l’installazione dell’addolcitore, specialmente per ridurre il consumo di detersivi, degli ammorbidenti e degli acidi (prodotti di pulizia) per rimuovere le incrostazioni nei bagni (cassette wc-rubinetti-doccia-lavatrice, ecc.) e nella cucina (lavello-lavastoviglie).
Nella nuova norma UNI 8065 non sono considerati ammissibili tutti i sistemi anticalcare basati sull’applicazione di campi elettrici, magnetici ed elettro-magnetici.