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» Norma UNI8065 : 2019

LAVAGGIO e RISANAMENTO IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

Queste due operazioni sono ritenute talmente fondamentali che sono espressamente tra le 6 indicazioni fondamentali al Punto 1 della Norma UNI 8065.

Servono a garantire la massima efficienza energetica nel tempo, offrono miglior rendimento della caldaia o della pompa di calore, mantengono efficienti tutti i componenti impiantistici come il circolatore, le valvole termostatiche, i contabilizzatori, ecc.

La nuova normativa specifica che: sia il LAVAGGIO (impianti nuovi) che il RISANAMENTO (impianti vecchi) devono essere eseguiti con l’utilizzo di CONDIZIONANT ICHIMICI SPECIFICI e che possono essere effettuati con o senza una pompa di lavaggio ausiliare. La pompa esterna deve rispettare la UNI 9182 (pressione max 5 bar).

     

Le operazioni di pulizia devono essere eseguite in caso di nuova installazione, ristrutturazione dell’impianto e sostituzione del generatore; inoltre, in caso di sostituzione di pompe, corpi emissivi, scambiatori o altri componenti, va verificata la rispondenza dell’acqua alle caratteristiche richieste (aspetto, pH, ferro).

Premesso che, nella nuova Norma viene ripetuto in più paragrafi che il pH dell’acqua deve essere compreso tra 7 e 8,5 per evitare l’innesco di fenomeni corrosivi sui metalli, si precisa all’art. 5.2.2 che occorre anche evitare l’utilizzo di “specie chimici particolari” (…corrosive come EDTA, NTA, Cloro e derivati, Acqua ossigenata e formulati che contengono o possono degradare in Ammoniaca).

In impianti a bassa temperatura o misti, oltre all’utilizzo di condizionanti chimici adatti per la rimozione di ossidi metallici, fanghi e scaglie, è obbligatorio utilizzare anche uno specifico biocida, idoneo a rimuovere le colonie batteriche e le biomasse.

Come in ogni settore della detergenza, ogni impianto vecchio ha condizioni diverse, pertanto occorre verificare le problematiche e scegliere il risanante più idoneo.

Spetta a chi deve eseguire l’installazione delle apparecchiature la verifica delle condizioni dell’impianto e quindi la scelta del prodotto risanante più efficace.

Per gli impianti molto vecchi o dove non ci sono quantità di fanghi ed ossidi metallici rilevanti, e in assenza di problemi di circolazione e/o scambio termico, è possibile intervenire con la tecnica del risanamento, con idonei sistemi di filtrazione continua e l’uso di disperdenti atti a rimuovere i depositi incoerenti (art. 6.4).

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